martedì 13 settembre 2011

La parola a... Sauro Magni

1) Anche quest’anno una marea di squadre sono state escluse dal campionato di serie C1 e C2: nonostante il cambio di nome in Prima e Seconda Divisione, le difficoltà permangono…     
Era  prevedibile, se ben ricordi ne avevamo parlato alcuni mesi fa su come poteva essere la situazione in Prima e Seconda Divisione. Le difficoltà purtroppo non cesseranno, fin quando, non sarà rivisto l’intero sistema economico sportivo con la FIGC a tirare le  fila, insieme al sistema politico nazionale. Gli eventuali imprenditori, ancora amanti del calcio, devono trovare le necessarie coperture finanziarie dalla struttura sportiva e non dai propri proventi personali. Solo così si può ritrovare una giusta coesione.

2) In Toscana la Lucchese scompare di nuovo, dopo soli 2 anni di vita… 

Questo  della  Lucchese è un segnale forte, che tutto il meccanismo ideato dalla Federazione di Lega Pro non funziona, come dovrebbe. Non può una società costituita nel  2008  dall’allora sindaco e vincitrice di due campionati in tre anni essere esclusa, così clamorosamente, dal Campionato di Prima Divisione. Anche il sistema dei ripescaggi deve essere rivisitato in pieno. C’è qualcosa che non è ancora ben oleato,  in questo particolare meccanismo. E’ certamente una sonora sconfitta per l’intera città di Lucca, ma anche gli organi federali, in questo caso, non ci hanno fatto una gran bella figura.
     
3) Tornando di provincia, la “tua” Pistoiese, dopo qualche problema extra calcistico, sta allestendo una formazione importante che punta a sbancare il campionato di serie D.

Si molto bene, l’allestimento della rosa è stato eseguito con particolare cura, ed ottimo spirito collaborativo, tra tutti i componenti societari (Pres., DS, Allenatore). Ritengo la rosa all’altezza per un campionato di vertice poi se Biggi e Scandurra (la nuova coppia di  attaccanti  certamente  di  categoria  superiore)  riusciranno,  anche  quest’anno,  a mantenere  i  loro  standard  realizzativi  la promozione può essere cosa realizzabile. Di più non dico, sai bene che da fuori le dichiarazioni non sono mai rese semplici, qualcuno storce sempre la bocca sui commenti ed altri spesso manifestano la propria contrarietà con “scongiuri” eloquenti. Per questo meglio limitarsi a brevi commenti.

4) La nostra provincia sicuramente avrebbe bisogno di un restyling delle proprie strutture sportive, per farsi sì che i giovani tornino a praticare sport. Da anni stai cercando di caldeggiare questa riprogettazione, mosso dall’amore per lo sport in genere, oltre che per il calcio.

Sai bene che gli impianti sportivi sono necessari e fondamentali, per condurre al meglio ogni attività agonistica. Purtroppo la nostra provincia con le proprie forze istituzionali non è molto sensibile a questo argomento, per cui bisogna accontentarsi di quello che passa il convento. Battute a parte, la sintesi è questa. In ogni caso l’aspetto migliorativo esiste  e  prevede  un  piano  di  investimenti  di  cui  facciano  parte:  il  sistema  politico  e finanziario  insieme  agli  imprenditori  di  settore.  Questa  sinergia  applicata,  a  regime, consente  di  sviluppare  e  determinare  le  necessità  e  gli  interventi  che  si  rendano necessari a migliorare l’impiantistica sportiva. Lo strumento individuato, oramai già
elaborato in tanti altri contesti, è quello denominato “Financial Project” dove si possono consorziare insieme i vari assetti al fine di rispondere alle esigenze.

5) Le città hanno sicuramente bisogno di proporsi tramite manifestazioni, per questo Montecatini, sta proponendo una serie di iniziative interessanti, come: Time Out, la mostra degli Uffizi, Miss Italia, le Finali di calcio Primavera e i Mondiali di Ciclismo ed altri eventi che già hanno riscosso consensi come la Belle Epoque e la festa di compleanno della città. Cosa ne pensi?

Beh Montecatini come spesso  ti ho detto è all’avanguardia su questi argomenti,  frutto anche  del  proprio  bagaglio  di  strutture,  tutte  ben  connesse  e  guidate  da  una  sistema organizzativo  molto  efficiente  e  professionale.  Difatti,  tutte  le  manifestazioni  già avvenute,  o  quelle  calendarizzate,  costituiscono  un  vanto  per  la  città  termale. Magari altri  comuni  potessero  permettersi  certe  iniziative,  ne  guadagnerebbe  l’intera provincia di Pistoia. Purtroppo anche  in questo contesto ci vuole competenza, c’è chi ne dispone nel proprio organico e chi  no, e questo fa da differenza. 

6) Sei spesso a passeggio a Montecatini, il sabato e la domenica, come sai, la ZTL è il tema del momento.Da sportivo, valuti positivamente il fatto di chiudere una parte della città, anche per permettere maggiormente l’uso della bicicletta?

Mah, da che conosco Montecatini di biciclette nelle vostra città il sabato e la domenica ne  ho  sempre  viste  poche, ho invece  sempre  notato  bella  gente  (e  soprattutto  belle donne) a passeggio per il centro. Non vorrei che per permettere l’uso delle biciclette si perdesse l’abitudine ad ammirare le bellezze che frequentano la città termale. Sarebbe un  peccato.  ”I  ciclisti” poi nel  nostro territorio hanno parecchio modo di esibirsi, il centro di Montecatini, giustamente chiuso come adesso, è meglio riservarlo alla vita quotidiana un po’ più mondana.

7) L’ecologia è un tema ancora poco affrontato, ma per un mondo migliore occorre una mentalità diversa e l’aiuto di tutti. Limitare l’uso delle auto e praticare sport sono due basi da cui partire. Cosa ti senti di consigliare, da genitore di due bambini?

Ancora non siamo pronti in Italia a sostenere un processo ecologico a norma, occorre un pochino di tempo per sensibilizzarsi  un po’ meglio sull’intero argomento. L’uso e l’acquisto dei veicoli è fondamentale, per il sistema imprenditoriale automobilistico, per cui  non  si  può  farne  a  meno  così  come  per  lo  sport,  che  oggi  giorno  è  divenuto fondamentale anche per combattere le malattie e dare spinta ed energia alle persone. Insomma sono due espressioni che devono percorrere le proprie discipline ed esigenze, senza che l’una escluda l’altra. Anche in questo caso il sistema politico, insieme a quello  imprenditoriale, devono trovare le giuste contromisure per risolvere al meglio il
problema.

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