sabato 13 agosto 2011

A spasso per l' Isola Termale...seconda puntata

Camminando lungo il viale Verdi, l’arteria principale di Montecatini Terme, troviamo molti turisti e cittadini che svolgono impegni quotidiani o si ritagliano momenti di relax. Li avviciniamo per continuare la nostra indagine sui loro pareri nei confronti dell’Isola Pedonale. Vediamo cosa ci raccontano.
Antonio che si divide tra Montecatini e Roma gira a piedi con la famiglia e trova questa iniziativa “ideale per passeggiare. Mi piacerebbe che fosse compreso tutto il Viale, non solo la parte tra lo stabilimento Excelsior e il Tettuccio”.
Proseguendo troviamo due amiche siciliane. Concetta di Caltagirone (Catania) si gusta il centro cittadino che trova “bellissimo”. La cosa che ha colto la sua attenzione sono “le scritte dei personaggi famosi lungo il viale, è un’idea che mi piace molto”. Dello stesso parere è anche la concittadina Gabriella che, però, motiva il loro apprezzamento verso l’Isola Pedonale affermando che “probabilmente è perché siamo turisti e giriamo per il centro a piedi”.
Andiamo allora a cercare qualche parere montecatinese. Incontriamo Teresa che sta chiacchierando con una conoscente mentre spinge la sua bicicletta. Appena le chiediamo cosa ne pensa di questa iniziativa, risponde subito a gran voce che “andrebbe riaperto il Viale Verdi come una volta. A Montecatini ci sono altre priorità, non questa”.
Un altro cittadino è Fausto che incontriamo all’altezza delle Terme Leopoldine. “La chiusura del Viale divide un po’ la città – afferma –. Io che sto alle Panteraie devo prendere le strade laterali per arrivare in centro in macchina. Per i montecatinesi è importante il viale Verdi ed è una rottura di scatole trovarlo chiuso. Inoltre bisognerebbe che ci fossero più parcheggi gratuiti a disposizione”.
Nelle vicinanze fermiamo Lidia e Francesco di Napoli che si godono le strade senza traffico. Vorrebbero suggerire a chi di dovere di “organizzare qualcosa di più per i giovani. E’ vero, si vedono prevalentemente turisti di una certa età, però consiglieremmo di aprire di più la città alle nuove generazioni”. Speriamo che i consigli di queste persone riempiano qualche taccuino e non rimangano parole al vento.

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